Pokerstars

Vincere senza la mano migliore

Astuzia, Frode e Fuga

Paul GoodmanDurante la guerra in Vietnam, lo scrittore Paul Goodman (Growing Up Absurd) dichiarò che c'erano tre modi per gli uomini idonei di evitare di essere arruolati nell'esercito USA: astuzia, frode e fuga.

Nel poker, lo showdown della mano migliore per vincere un piatto è il modo più ovvio per fare i soldi. La maggior parte dei giocatori che cercano di vincere si concentra sui dettagli della scelta della mano iniziale, sulle tattiche di gioco manuali e altre strategie intese all'ottenimento del denaro mostrando la mano migliore. Mostrare la mano migliore è sicuramente qualcosa che devi fare a volte per essere un giocatore vincente, ma quando si parla della sintesi di un giocatore, mostrare il vincitore non è sicuramente la cosa principale. La maggior parte del profitto di un giocatore vincente deriva da astuzia, frode e fuga.

Astuzia: Vincere un piatto non è la fine di tutto. È appena l'inizio. Per chi inizia, padroneggiare la manipolazione delle dimensioni del piatto rappresenta un talento complesso. Dovrebbe essere chiaro che se il Giocatore A vince regolarmente otto puntate in un piatto di un certo tipo rischiando solo in tre, mentre il Giocatore B vince regolarmente solo sei puntate nei piatti dello stesso tipo mettendo tre puntate a rischio, il Giocatore A farà molto meglio del Giocatore B.

L'astuzia entra in gioco anche nella scelta del gioco, nella scelta del tavolo, nella scelta del posto, nella scelta dell'ora del giorno in cui giocare, nella proiezione della propria immagine, nel coltivare i tuoi avversari e nelle tattiche specifiche come isolare le puntate contro certi giocatori.

Frode: La strategia di bluff lucrativa è la cosa ovvia qui, ma non è l'unica cosa con cui la frode può far vincere soldi. In ogni mano che giochiamo, abbiamo opportunità per indirizzare i nostri avversari a comportarsi nel modo che vogliamo noi. Tu cercherai di indurre i tuoi avversari a fare cose che sono utili per te, e non utili per loro. Se ti entra una mano imbattibile sul river, e il tuo avversario non fa assolutamente niente, certamente vorrai che rilanci a te. O fare checkraise, o rilanciare al tuo rilancio!

Per indicazioni sbagliate comunque non intendo confondere i tuoi avversari. Può capitare che un avversario confuso faccia la puntata giusta! Quando indirizzi i tuoi avversari nella maniera giusta, essi agiranno come tu vuoi che facciano. I giocatori intelligenti dovrebbero impegnarsi costantemente nella frode continua con gli avversari, con lo scopo di indirli ad agire a proprio beneficio.

Fuga: Lasciare è la più importante delle quattro azioni del poker (puntare, rilanciare, vedere, lasciare) perché... il segreto del poker vincente è come giochi le mani per perdi. Nel desiderio della maggior parte dei giocatori di essere "vincitori", essi apparentemente dimenticano che in un gioco con nove mani ci capita la mano perdente circa otto volte su nove, per cui quello che davvero conta è cosa facciamo quelle otto mani, non quello che facciamo nella mano che vinciamo!

La principale differenza finanziari tra un giocatore buono e uno cattivo è nel lasciare, nel risparmiare puntate. Non per caso questa è anche molto (ma non tutta) la differenza tra i giocatori davvero grandi e quelli semplicemente buoni. Comunque non mi sto riferendo alla "grande rinuncia." Mentre molti giocatori si danno la pacca sulla spalla da soli quando riescono a gestire questo occasionalmente, questo va messo in prospettiva. La grande rinuncia è una cosa rara. Succede di lasciare a un certo punto in qualsiasi mano che non vinciamo.

La fuga è anche importante nell'abilità di scegliere quando abbandonare un gioco. I giocatori generalmente pensano molto a "quando abbandonare", ma la scienza del lasciare non è quasi mai discussa in parte perché i giocatori vincenti giungono piuttosto facilmente a una strategia basilare e sensibile del lasciare: se credi di non ottenere il meglio da una situazione, lascia. Ma il "meglio" è spesso piuttosto nebuloso, una cosa difficile da giudicare correttamente.

Tentare di minimizzare le perdite dovrebbe aggiungere soldi alle tasche di un giocatore più che tentare di massimizzare i profitti semplicemente perché ci sono più opportunità di minimizzare. Nonostante questo, i giocatori solitamente spendono una piccola parte dei loro pensieri con la strategia di minimizzare le perdite in confronto alla loro strategia di massimizzare le vincite. Di conseguenza, le puntate sono dissipate. Il profitto ridotto.

I soldi non persi valgono lo stesso dei soldi vinti.

Il poker è un pozzo senza fondo di decisioni e azioni con ramificazioni finanziarie. Il poker vincente è più che quando ti spingono avanti il piatto quando "vinci". Quando sei davvero in un gioco (dopo che hai fatto la tua scelta di gioco/tavolo/ecc.), si tratta solo di puntare. Una puntata qui, una puntata là... non conta dove raccogli quelle puntate – lasciando presto, mediante una sensibile rinuncia più tardi in una mano, una manipolazione del piatto, coltivando e dando indicazioni errate agli avversari, e così via – quello che conta è che quelle puntate stiano nella tua catasta, e nelle tue tasche.

Astuzia, frode e fuga mettono più soldi nelle tue tasche.